L'Altrofilm

“Morirò tra atroci sofferenze”. Forse pronunciò davvero questa frase, immaginando le torture e quel salto gelido nella Neva. Può darsi che vide il suo corpo fluttuante nel fiume, che immaginò il veleno che gli accellerava i battiti e gli squassava il cervello, il dolore lancinante infertogli mentre lo colpivano una, due, tre volte, la violenza che ci volle per finirlo…